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Risarcimento Danno da Infortunio sul Lavoro

La legge tutela i lavoratori dipendenti prevedendo che siano assicurati dal rischio di infortuni sul lavoro e di malattie professionali.

Infatti i datori di lavoro devono assicurare i lavoratori dipendenti.

L’ente pubblico che eroga le prestazioni economiche ed assistenziali ai lavoratori che subiscono danni fisici ed economici derivanti da infortunio sul lavoro e malattia professionale è l’INAIL.

Con l’assicurazione INAIL il datore di lavoro è esonerato dalla responsabilità civile conseguente all’infortunio sul lavoro e malattia professionale subìto dai propri dipendenti, salvo che sia riconosciuta, in sede penale o civile, la sua responsabilità per la violazione delle norme di prevenzione e igiene sul lavoro; in tal caso potrà essere chiamato a rispondere del c.d. danno differenziale, ovvero della quota di danno non coperta dalla tutela assicurativa, e soggetto ad azione di rivalsa da parte dell’INAIL.

cosa dice la legge?

La disciplina del risarcimento danno da sinistro stradale

La guida in stato di ebbrezza con incidente stradale: sanzioni raddoppiate

La Guida in Stato di ebbrezza è una fattispecie sanzionata dall’articolo 186 del Codice della Strada.
Si tratta di un reato contravvenzionale ed ha quindi rilevanza penale nel caso in cui venga accertato il superamento della soglia di 0,8 grammi per litro di sangue.

Quando non ha rilevanza penale – trattasi della fattispecie compresa fra gli 0,51 e gli 0,8 grammi per litro di sangue -l’autorità giudiziaria competente è il Giudice di Pace.
In questo caso il conducente potrà, a mezzo del proprio difensore, presentare un ricorso davanti al Giudice di Pace ove ne sussistano i presupposti.

Quando la guida in stato di ebbrezza è reato?

La Guida in Stato di ebbrezza è un reato contravvenzionale quando viene accertato un tasso alcolemico superiore alla soglia di 0,8 grammi per litro di sangue.

Quando tasso alcolemico accertato è compreso fra 0,8 e 1,5 grammi per litro di sangue, le sanzioni previste sono l’ammenda da 800 a 3200 euro e l’arresto fino a 6 mesi.

Quando tasso alcolemico accertato è superiore a 1,5 grammi per litro di sangue, le sanzioni previste sono l’ammenda fra 1500 e 6000 euro e l’arresto fra 6 mesi e un anno.

La guida in stato di ebbrezza con incidente stradale: sanzioni raddoppiate

Le sanzioni per la guida in stato di ebbrezza sono raddoppiate quando il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale e il conducente non avrà la possibilità di estinguere il reato con i lavori di pubblica utilità.

L’indagato o imputato per guida in stato di ebbrezza avrà tuttavia a disposizione diverse alternative per affrontare il procedimento penale (rito abbreviato, patteggiamento, messa alla prova ecc.). 

Inoltre in caso di incidente stradale è disposto anche il fermo amministrativo del veicolo per centottanta giorni, salvo che il veicolo appartenga a persona estranea al reato.

L’incidente stradale si ha anche quando non ci sono feriti o soggetti infortunati.

Ancor più gravi le conseguenze per la patente nel caso in cui il conducente alla guida in stato di ebbrezza con un tasso alcolemico superiore ad 1,5 grammi per litro di sangue abbia causato un incidente. Infatti in questo caso è prevista la revoca della patente di guida e la confisca del veicolo ove di proprietà del conducente.
In caso di revoca della patente il conducente dovrà sostenere nuovamente l’esame di guida. Tale sanzione tuttavia consegue ad un giudizio penale definitivo che si ha solo con il passaggio in giudicato della sentenza di condanna (o del decreto penale di condanna non opposto).

L’aggravante delle ore notturne

Per chi guidi in stato di ebbrezza fra le ore 22:00 e le ore 7:00 l’ammenda è aumentata da un terzo alla metà. 

L’aggravante è applicabile al solo reato ( ossia quando il tasso alcolemico è superiore a 0,8 grammi per litro di sangue).

Quando infatti il tasso alcolemico è inferiore, la fattispecie è sanzionata solo con una sanzione amministrativa.

La guida in stato di ebbrezza neopatentati o professionisti

L’articolo 186-bis del codice della strada stabilisce delle sanzioni specifiche per il caso in cui il guidatore sia un professionista o un neopatentato.
Per neopatentato si intende il conducente di età inferiore a ventuno anni oppure nei primi tre anni dal conseguimento della patente di guida di categoria B.
Per i neopatentati è importante ricordare che non è possibile guidare nemmeno con un tasso alcolemico inferiore agli 0,5 grammi per litro di sangue.

In questo caso sono puniti con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 ad euro 658.
Nel caso di incidente le sanzioni sono poi raddoppiate.
Per la soglia compresa fra gli 0,5 e gli 0,8 grammi per litro di sangue, neopatentati e professionisti soggiacciono invece alle stesse sanzioni di cui alla tabella sopra, aumentate di un terzo.

La Guida in Stato di ebrezza e l’assistenza di un Avvocato

L’accertamento della guida in stato di ebbrezza è effettuato solitamente a mezzo dell’etilometro.
Il conducente ha diritto di essere avvertito sulla possibilità di richiedere l’assistenza di un legale di fiducia. Una recente sentenza (n. 5396 del 2015) della Corte di Cassazione a Sezioni Unite Penale, ha stabilito la nullità dell’alcoltest in difetto di tale avvertimento.

Quindi il conducente sottoposto ad etilometro, ha il diritto di essere assistito da un avvocato di fiducia durante il rilievo, e deve essere avvertito dalle forze dell’ordine in merito a tale facoltà.
Il reato di rifiuto di sottoporsi all’etilometro è stato oggetto di una interessante e recente sentenza della Corte di Cassazione a Sezioni Unite, numero 13682 del 2016.

Il giudice di legittimità ha ritenuto che la particolare tenuità del fatto debba ritenersi riferibile non soltanto ai reati commissivi ma anche a quelli omissivi come nel caso del reato di rifiuto di sottoporsi all’etilometro.
Ove il giudice ravvisi la particolare tenuità del fatto potrà pronunciare sentenza di assoluzione: nessuna sanzione penale potrà essere addebitata al conducente. 

Come Ottenere un Giusto Risarcimento del danno Attraverso lo Studio Legale dell’Avv. Beatrice Baratelli?

1
Chiama lo studio Legale
Il cliente contatta l’Avv. Beatrice Baratelli che valuta il caso personalmente.
2
Documenti Medici
Il cliente invia o consegna allo Studio Legale la documentazione medica e relativa al sinistro in suo possesso.
3
Consulenza Legale
L’Avv. Beatrice Baratelli fornisce una specifica valutazione del caso al cliente, quindi, procede con una apposita richiesta di risarcimento del danno.
4
Perizia
Il medico legale di parte redige una perizia tecnica specificando il danno biologico temporaneo e permanente del cliente.
5
Risarcimento
L’Avv. Beatrice Baratelli agisce contro la compagnia assicurativa per farTi ottenere un giusto risarcimento del danno ossia il maggiore possibile.

Quali sono le conseguenze se mi metto alla guida dopo aver bevuto?

La Sanzione Amministrativa del pagamento di una somma da euro 543 a euro 2.170, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All’accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.

L’Ammenda da 800 a 3.200 euro e l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.

L’Ammenda da 1.500 a 6.000 euro e l’arresto da sei mesi ad un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. (Art 186 cds).

Una Sanzione Amministrativa

del pagamento di una somma da euro 543 a euro 2.170, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,5 e non superiore a 0,8 grammi per litro (g/l). All’accertamento della violazione consegue la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da tre a sei mesi.

L'Ammenda da 800 a 3.200 euro

e l’arresto fino a sei mesi, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 0,8 e non superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da sei mesi ad un anno.

L'Ammenda da 1.500 a 6.000 euro

e l’arresto da sei mesi ad un anno, qualora sia stato accertato un valore corrispondente ad un tasso alcolemico superiore a 1,5 grammi per litro (g/l). All’accertamento del reato consegue in ogni caso la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da uno a due anni. (Art 186 cds).

Assistenza Legale nei Casi di Infortunio sul Lavoro

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In caso di infortunio sul lavoro occorre prestare attenzione a diversi e delicati profili per ottenere il giusto risarcimento del danno dalla compagnia assicurativa del datore di lavoro.

Ottenere il risarcimento del danno è un diritto del lavoratore infortunato per questo è necessario affidarsi ad un Avvocato che si occupi in modo specifico di risarcimento del danno da infortunio sul lavoro e: e che tuteli il Tuo diritto.

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Per affrontare al meglio la tua situazione occorrono alcuni step fondamentali:

1
La Consulenza

Il primo passo è quello di analizzare il reato che ti hanno contestato e la relativa pena accessoria (sospensione o revoca della patente) quindi stabilire il Tuo piano di azione personalizzato.

2
L'Opposizione a Decreto di Condanna

Generalmente a seguito della contestazione del reato di guida in stato di ebbrezza ex art. 186 codice della strada si riceve la notifica del decreto penale di condanna e lo Studio Legale si occuperà di redigere e depositare la relativa opposizione al decreto penale di condanna.

3
Il Processo Penale

Generalmente a seguito della contestazione del reato di guida in stato di ebbrezza ex art. 186 codice della strada si riceve la notifica del decreto penale di condanna e lo Studio Legale si occuperà di redigere e depositare la relativa opposizione al decreto penale di condanna.

Step 1

La Consulenza

Che sia la prima volta che sei stato fermato

per guida in stato di ebbrezza o che Ti sia già successo, la consulenza con l’Avvocato penalista che si occupa di reati stradali è il primo passo da compiere per sapere in modo dettagliato cosa fare per riavere la patente prima possibile e per affrontare il processo penale in modo sicuro seguito da me passo dopo passo.
Ti verrà fornito un piano di azione personalizzato.

Step 2

L’Opposizione a Decreto Penale di Condanna

Il decreto penale di condanna equivale

ad una sentenza di condanna vera e propria: prevede una sanzione pecuniaria, oltre alla pena accessoria della sospensione o della revoca della patente.
Per evitare tale condanna è sufficiente proporre opposizione: ma attenzione perché il termine per fare opposizione è di quindici giorni che decorrono dalla data di notifica del provvedimento (e cioè dalla concreta ricezione dell’atto).
Con l’opposizione sarà possibile chiedere lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità o la messa alla prova e non avere conseguenze rilevabili nel casellario giudiziale.

Step 3

Il Processo Penale

Con l’opposizione al decreto penale di condanna

seguirà l’avvio del processo penale ove l’Avvocato Beatrice Baratelli difenderà i Tuoi diritti.
Come già detto, sarà possibile definire il processo penale con lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità.
Tuttavia se il guidatore ha provocato un incidente stradale non avrà la possibilità di estinguerlo con i lavori di pubblica utilità.
A quel punto l’indagato o imputato per guida in stato di ebbrezza avrà a disposizione diverse strategie processuali da valutare insieme al proprio Avvocato.
La messa alla prova consiste nella prestazione di ore di lavori di utilità sociale, oltre al versamento di una somma al fondo “Vittime della Strada” a titolo di condotta riparatoria del reato commesso.
Anche la messa alla prova, così come il corretto svolgimento dei lavori di pubblica utilità, comporta l’estinzione del reato.

APPROFONDIMENTI
Step 1

La Consulenza

Che sia la prima volta che sei stato fermato per guida in stato di ebbrezza o che Ti sia già successo, la consulenza con l’Avvocato penalista che si occupa di reati stradali è il primo passo da compiere per sapere in modo dettagliato cosa fare per riavere la patente prima possibile e per affrontare il processo penale in modo sicuro seguito da me passo dopo passo.
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Step 2

L’Opposizione a Decreto Penale di Condanna

Il decreto penale di condanna equivale ad una sentenza di condanna vera e propria: prevede una sanzione pecuniaria, oltre alla pena accessoria della sospensione o della revoca della patente.
Per evitare tale condanna è sufficiente proporre opposizione: ma attenzione perché il termine per fare opposizione è di quindici giorni che decorrono dalla data di notifica del provvedimento (e cioè dalla concreta ricezione dell’atto).
Con l’opposizione sarà possibile chiedere lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità o la messa alla prova e non avere conseguenze rilevabili nel casellario giudiziale.

Step 3

Il Processo Penale

Con l’opposizione al decreto penale di condanna seguirà l’avvio del processo penale ove l’Avvocato Beatrice Baratelli difenderà i Tuoi diritti.
Come già detto, sarà possibile definire il processo penale con lo svolgimento dei lavori di pubblica utilità.
Tuttavia se il guidatore ha provocato un incidente stradale non avrà la possibilità di estinguerlo con i lavori di pubblica utilità.
A quel punto l’indagato o imputato per guida in stato di ebbrezza avrà a disposizione diverse strategie processuali da valutare insieme al proprio Avvocato.
La messa alla prova consiste nella prestazione di ore di lavori di utilità sociale, oltre al versamento di una somma al fondo “Vittime della Strada” a titolo di condotta riparatoria del reato commesso.
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AVV. BEATRICE BARATELLI

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Domande Frequenti

Alcune delle domande che vengono poste dai nostri clienti.

L’infortunio sul lavoro è l’infortunio che avviene per causa violenta esterna al lavoratore, ma in occasione di lavoro, dal quale deriva la sua morte oppure una lesione all’integrità psico – fisica del lavoratore.

Gli elementi che devono sussistere affinché possa parlarsi di infortunio sul lavoro sono:
– la lesione del lavoratore;
– la causa violenta che ha dato origine alla lesione;
– l’occasione di lavoro (deve quindi sussistere un rapporto anche indiretto di causa-effetto tra l’attività lavorativa svolta dall’infortunato e l’incidente che causa l’infortunio).

Si, purché la condotta sia riconducibile all’ambito delle finalità lavorative (es. movimentazione impropria di mezzi meccanici).

Resta invece esclusa dalla tutela assicurativa la condotta del lavoratore volontariamente rischiosa diretta a soddisfare esigenze meramente personali ed estranee all’attività lavorativa.

Inoltre sono esclusi dalla tutela gli infortuni conseguenti ad un comportamento estraneo al lavoro, quelli simulati dal lavoratore o le cui conseguenze siano dolosamente aggravate dal lavoratore stesso.

Si. L’Inail tutela i lavoratori anche nel caso di infortunio in itinere ossia quando l’infortunio avviene lungo il tragitto di andata e ritorno dal luogo di abitazione (inteso quale domicilio) a quello di lavoro, che collega due luoghi di lavoro, se il lavoratore ha più rapporti di lavoro, di andata e ritorno dal luogo di lavoro a quello di consumazione abituale dei pasti, qualora non sia presente un servizio di mensa aziendale.

L’infortunio in itinere per essere indennizzabile deve essere accaduto quando il percorso normale sia stato intrapreso con i cd. mezzi ordinari (mezzi pubblici o a piedi) o con mezzo privato purché necessitato; in altri termini, ogni volta che il tragitto può essere compiuto a piedi o con mezzi pubblici l’eventuale scelta del mezzo privato deve risultare necessitata.

In caso di infortunio sul lavoro, anche in itinere, il lavoratore deve immediatamente avvisare o far avvisare, nel caso in cui non potesse, il proprio datore di lavoro.

Il lavoratore deve poi rivolgersi ad un medico che è obbligato a rilasciare un certificato medico nel quale deve indicare la diagnosi ed il numero dei giorni di inabilità temporanea assoluta al lavoro.

Il lavoratore deve comunque fornire al datore di lavoro il numero identificativo del certificato medico, la data di rilascio ed i giorni di prognosi indicati nel certificato stesso, anche se l’infortunio è di lieve entità.

Il datore di lavoro deve:
– inoltrare denuncia/comunicazione di infortunio all’Inail entro 2 giorni dalla ricezione dei riferimenti del certificato medico già trasmesso per via telematica dal medico;
– inoltrare denuncia/comunicazione di infortunio all’Inail entro 2 giorni dalla ricezione del nuovo certificato medico quando un infortunio prognosticato guaribile entro tre giorni si prolunghi al quarto;
– inoltrare, a fini statistici e informativi, la “Comunicazione di infortunio” per gli infortuni che comportino un’assenza dal lavoro di almeno un giorno escluso quello dell’evento.

Le conseguenze dell’infortunio sono accertate e valutate dall’Inail e dal medico legale di parte per richiedere il risarcimento del danno alla compagnia assicurativa del datore di lavoro.

La valutazione dell’eventuale danno biologico permanente è operato avendo quale riferimento i parametri medico legali predefiniti con apposite tabelle (c.d. Tabelle delle menomazioni INAIL).
L’INAIL provvede ad erogare al lavoratore le prestazioni assistenziali stabilite dalla legge che si differenziano in base alla/e conseguenza/e dell’infortunio: inabilità temporanea, inabilità/danno biologico permanente, morte.

Vedremo ora più nello specifico le diverse indennità pagate dall’Inail a favore del lavoratore infortunato.

a) In caso di inabilità temporanea assoluta al lavoro conseguente ad infortunio sul lavoro, l’Inail eroga una indennità sostitutiva della retribuzione a decorrere dal quarto giorno successivo alla data di infortunio, compresi i giorni festivi, fino alla guarigione clinica.
L’Inail eroga l’indennità giornaliera nella misura del:
60% della retribuzione media giornaliera fino al 90° giorno;
75% della retribuzione media giornaliera dal 91° giorno fino alla guarigione clinica.

b) In caso di invalidità permanente si distingue tra:
– Qualora dall’infortunio sul lavoro sia derivato un danno biologico permanente compreso tra il 6% ed il 15% della validità psicofisica, l’Inail eroga un indennizzo per la lesione subita.
– Qualora dall’infortunio sia conseguito un danno biologico permanente inferiore al 6%, non è riconosciuto indennizzo da parte dell’Inail.
– Qualora dall’infortunio sul lavoro sia derivato un danno biologico permanente compreso tra il 16% ed il 100%, l’Inail eroga al lavoratore un indennizzo in rendita vitalizia con decorrenza dal giorno successivo alla guarigione clinica. L’importo della rendita viene calcolato sulla base di una quota che indennizza il danno biologico e una quota per le conseguenze della menomazione sulla capacità dell’infortunato di produrre reddito con il lavoro.

c) In caso di morte del lavoratore a seguito di infortunio sul lavoro, l’Inail eroga una rendita ai superstiti (coniuge/unito civilmente e figli, ed in mancanza di questi, genitori, fratelli e sorelle).
Tale rendita è calcolata sulla base della retribuzione massima convenzionale del settore industria nella misura del:
– 50% al coniuge/unito civilmente,
– 20% a ciascun figlio,
– 40% a ciascun figlio orfano di entrambi i genitori, figlio naturale riconosciuto o riconoscibile, figlio di genitore divorziato,
– 20% a ciascun genitore naturale o adottivo e a ciascuno fratelli e delle sorelle (in mancanza di coniuge e figli superstiti).

La somma totale delle quote di rendita che spettano ai superstiti non può comunque superare il 100% della retribuzione presa a base per il calcolo della rendita stessa. In caso contrario le quote di rendita vengono proporzionalmente adeguate.

L’inail eroga altresì un assegno funerario per contribuire alle spese sostenute in occasione della morte conseguente ad infortunio sul lavoro; dal 1° gennaio 2019 l’importo è 10.000,00 euro e non è soggetto a tassazione Irpef.

Complesse e delicate sono le valutazioni che riguardano il risarcimento del danno e spesso sono collegate all’eventuale e successivo procedimento penale per questo è necessario affidarsi ad un Avvocato che si occupi in modo specifico di risarcimento del danno.

L’Avv. Beatrice Baratelli gestirà e tratterà la Tua pratica personalmente, con l’ausilio di professionisti che collaborano con lo Studio Legale ( medici legali e periti cinematici), assistendoTi in ogni fase del procedimento con impegno, serietà e determinazione per farTi ottenere il massimo risarcimento possibile.

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